
Gli azzurri hanno saltato infatti la prima edizione, quella giocata in Uruguay nel 1930. Un mondiale, se vogliamo, molto sudamericano: solo 4 le rappresentanti europee. L'Italia non andò in Uruguay probabilmente sia per motivi logistici (perché viaggiare non era così facile come ai giorni nostri) ma anche - almeno così pare - per un certo snobismo verso questo torneo da parte delle nazionali del vecchio continente. In ogni caso, è stata una nostra scelta non giocare.
Nel 1958 invece non abbiamo partecipato per nostri demeriti, visto che la nostra nazionale non è stata in grado di superare un girone a tre di qualificazione insieme a Irlanda del Nord e Portogallo. L'Italia si è presentata all'ultima partita in testa alla classifica, ma ha perso a Belfast contro l'Irlanda del Nord per 2-1 (gol di Da Costa). Un match giocato a gennaio del 1958, dopo che a dicembre il match era stato rinviato per l'assenza della terna arbitrale. In Svezia, dunque, ai mondiali ci andò l'Irlanda del Nord e a noi non rimase che leccarci le ferite, dando il via ovviamente ad un grande dibattito sui perché della crisi del calcio italiano.
Ora che c'è Italia-Svezia nessuno vuole pensare ad un flop azzurro: ai mondiali dobbiamo andarci a tutti i costi!