martedì 12 settembre 2017

Inter e Napoli sono l'anti-Juve per lo scudetto

Cosa ci lascia in eredità la terza giornata del campionato di Serie A? Prima di tutto bisogna dire che la classifica sta iniziando a delinearsi: Juventus, Inter e Napoli sono rimaste a punteggio pieno e sono attualmente le maggiori candidate allo scudetto, e non solo perché hanno qualche punto in più rispetto alle avversarie. I bianconeri si sono sbarazzati con agilità del Chievo,  nell'anticipo del sabato, facendo anche riposare qualche big (che non guasta mai). La sensazione di superiorità di Higuain e compagni rispetto a molte squadre del nostro campionato appare evidente, difficilmente qualcuno riuscirà a strappargli punti, specie allo Stadium. Inter e Napoli invece hanno dovuto sudare più del previsto per avere la meglio rispettivamente sulla Spal e sul Bologna ma in ogni caso hanno portato a casa i tre punti nel modo in cui lo fanno solamente le grandi squadre, ovvero riuscendo a piazzare le zampate vincenti anche nei momenti di difficoltà. Due righe vanno spese per la Spal, che come dicevamo ha messo in difficoltà la più quotata squadra nerazzurra e che, in generale, ha iniziato molto bene questo campionato, dimostrando che si può allestire una buona squadra senza svenarsi economicamente.
Dietro in pochi si aspettavano un crollo verticale del Milan, squadra che finora aveva avuto un rendimento altissimo e che aveva un po’ illuso i tifosi. I rossoneri di Montella sono stati nettamente travolti dalla Lazio e il sogno di lottare per lo scudetto ha iniziato un po' a sgonfiarsi, anche se il campionato è ancora lungo. Tante critiche sono piovute addosso a l'allenatore rossonero (ingenerose, una battuta d’arresto può sempre starci) ma non bisogna dimenticare che l'avversario di turno era una Lazio davvero perfetta, che Simone Inzaghi fa giocare a meraviglia e che valorizza al meglio il talento di un Immobile (nella foto a fianco) che ha dimostrato di essere un bomber completo, forse il miglior attaccante che abbiamo qui in Italia. Contro il compagno di nazionale Donnarumma ha sfoderato tutto il suo repertorio, dimostrando di essere un attaccante spietato in area di rigore, oltre a fare un grande lavoro per la squadra. 

Ha rialzato la testa anche la Fiorentina di Pioli, che non poteva certo essere quella vista all'opera nelle prime due settimane. Del resto i tanti nuovi giocatori arrivati nel corso dell’estate in Toscana avevano assolutamente bisogno di un periodo di ambientamento, così come il tecnico aveva bisogno di far trovare alla sua squadra i giusti equilibri in campo. I viola hanno rifilato una manita a domicilio al Verona (bruttissima prestazione degli scaligeri) e hanno rilanciato le proprie ambizioni in un campionato che si preannuncia più equilibrato rispetto a quello degli anni precedenti. 
Punti preziosi casalinghi sono arrivati per Udinese e Cagliari (che hanno rispettivamente sconfitto il Genoa e il Crotone), e finalmente ha ottenuto un successo anche l'Atalanta, che pure ha dovuto sudare parecchio per avere la meglio sul Sassuolo. Gli orobici ora dovranno esser bravi a gestire le energie, perché in settimana, oltre la Champions, inizierà anche l’Europa League. Inizia a far sognare anche i propri tifosi anche il Torino di Mihajlovic, capace di vincere all'ultimo secondo sul campo del Benevento (decisivo Iago Falque), che è rimasto ultimo e a bocca asciutta. I campani, che sono stati autore di un ottimo calciomercato, stanno ancora pagando lo scotto dell'inesperienza ma giocando in questo modo raccoglieranno senz'altro buoni frutti più avanti. Sono rimasti a guardare Sampdoria e Roma, squadre che si sarebbero dovute incontrare nell’anticipo del sabato sera e che invece hanno dovuto rinviare la loro sfida a causa dell’allerta meteo in Liguria. Il recupero soltanto a dicembre, visti i tanti impegni infrasettimanali della Roma. E dopo le coppe ci si ritufferà in campionato: non ci sono big match, ma tante partite comunque insidiose per le big.