Il campionato di serie A anche quest'anno è nettamente dominato dalla Juventus, che ha già un largo margine sulle inseguitrici e sta marciando filata verso l'ennesimo scudetto, sarebbe l'ottavo consecutivo di un dominio incontrastato.
In questi ultimi anni ci hanno provato un po' tutti a contrastare lo strapotere della squadra bianconera, ma nessuno è riuscito a togliergli lo scettro. Non c'è riuscita l'Inter, non c'è riuscita la Roma e non c'è riuscito nemmeno il Napoli di Sarri, forse la squadra che è andata più vicina all'impresa. Il Milan ha vissuto degli anni molto travagliati e soltanto adesso sta tornando a duellare per le prime posizioni.
La Juventus domina il campionato ed è protagonista in Europa perché, più delle sue rivali, ha saputo mettere le basi per un futuro importanti. Ha uno stadio di proprietà e un fatturato davvero importante. Ha probabilmente una maggiore disponibilità finanziaria rispetto alle altre big, ma di questo nessuno può fargliene una colpa. Ha saputo incassare e guadagnare di più e, in fondo, chi ha i soldi li può spendere come vuole. E' una società organizzatissima che nulla lascia al caso.
Oltre a questo c'è poi l'aspetto tecnico da approfondire. La Juventus ha saputo anche rinunciare a big (da Pogba a Buffon) ma ha programmato la loro partenza puntando su giocatori (anche non della stessa qualità) che ben si sono bene integrati nel gruppo. Ecco, il concetto di gruppo. I bianconeri non sono una squadra da smembrare e ricostruire stagione dopo stagione. C'è una base solida attorno al quale inserire i nuovi volti, la parola plusvalenza non è in cima alle priorità. Chi cambia poco spesso e volentieri fa molto bene e l'esempio più fulgido ci è arrivato proprio dal Napoli negli ultimi anni. Quella squadra che prima citavamo come la rivale che è andata più vicina a mettere ko questa Juventus dei record.
